Il design è l’anello di
congiunzione fra ciò che è creatività e ciò che viene prodotto
serialmente dall’industria. La legge non tutela tutto il
design mediante il diritto d’autore, ma solo una certa parte
del design, quello che presenta “di per sé carattere creativo
e valore artistico”. Ciò non toglie che anche il design meno
“artistico e creativo” (e cosa sia tale o meno non
sembra ancora ben definito dalle decisioni dei tribunali finora
emesse) può essere tutelato attraverso un’altra via, quella
che regolamenta i cosiddetti disegni e modelli.
Un consiglio di Right2Create
Se sei un designer indipendente ed un imprenditore ti propone di
realizzare un pezzo di design da lanciare sul mercato, valuta tu
per primo come muoverti a livello contrattuale. Se decidi per una
cessione dei tuoi diritti sull’opera di design che hai ideato
e progettato, considera che verrai pagato una tantum e non potrai
beneficiare poi dei successi che potrà avere sul mercato in futuro
la tua opera di design. Se decidi per una licenza, cerca di
negoziare una buona royalty a tuo favore, cioè una percentuale sul
fatturato che genererà sul mercato la vendita dei pezzi di design
che hai creato e non dimenticare di farti dare garanzie sulla
possibilità di verificare, all’occorrenza, i rendiconti che
ti verranno periodicamente presentati dal tuo licenziatario.
In ogni caso, il consiglio migliore resta sempre quello di farti
assistere in una fase così delicata da un consulente esperto in
questa materia, che esamini con occhio tecnico il contratto che
andrai a firmare e che ti garantisca di preservare i tuoi futuri
profitti con un buon contratto, senza sorprese.